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Il titolo di chiropratico si ottiene seguendo uno specifico iter di studio della durata di cinque o sette anni, a seconda dei Paesi presso una facoltà universitaria. Gli esami che è obbligo sostenere sono simili a quelli della facoltà di medicina, anche se ovviamente orientati verso le tecniche e la filosofia della chiropratica. Oltre alle scienze di base, come anatomia e fisiologia, è previsto lo studio di materie cliniche, come per esempio neurologia e ortopedia. E' inoltre richiesto un internato clinico di due anni, dopo i quali viene rilasciato il titolo di "dottore in chiropratica".
La brachilogia viene trattata dal chiropratico mediante degli aggiustamenti specifici che aumentano lo spazio discale e permettono alla radice nervosa cervicale di raggiungere il braccio senza ostacoli ne infiammazione.
Il colpo di frusta avviene quando il paziente subisce un trauma all’altezza delle prime vertebre dorsali e ultime cervicali, solitamente dopo un incidente d’auto. Compito del chiropratico è quello di riallineare le vertebre traumatizzate e aumentare la mobilità dell’intera schiena.
L’ernia del disco è una delle patologie più comuni per il quale si visita il chiropratico. Il nostro piano di cure non invasivo, dopo vari trattamenti, riallinea la colonna vertebrale, libera la radice nervosa dall’oppressione dell’ernia del disco e perciò libera il paziente da quella dolorosa sintomatologia.
Questa patologia degenerativa condiziona molto la mobilità e l'elasticità e causa dolore nei pazienti più anziani. Il trattamento del chiropratico in questa zona allevia il dolore, e aumenta il grado di mobilità ed elasticità della stessa colonna vertebrale.
Questa patologia riguarda i dischi intervertebrali soprattutto cervicali e lombari. Tramite delle manipolazioni specifiche il chiropratico va a stimolare l’omeostasi e il nutrimento dello stesso disco, migliorandone la salute.
Questa severa infiammazione muscolare e tendinea del collo può essere davvero debilitante ma con dei trattamenti chiropratici si può velocemente ritornare a muovere il collo senza problemi e senza avvertire nessuna “fitta”
la prima visita avviene in tre fasi principali: Un'anamnesi accurata della storia del paziente sin dalla nascita, malattie, inteventi chirurgici, terapie farmacologiche, eventi traumatici anche di natura psicoemotiva; l'osservazione di indagini strumentali, come radiografie, risonanze magnetiche, TAC, ecografie, esami del sangue ed elettromiografie già eseguite dal paziente, per controllare lo stato di salute generale; L'indagine fisica, volta a controllare sia l'atteggiamento posturale, sia la condizione della colonna vertebrale, le cui eventuali anomalie di struttura possono influenzare o causare il problema in atto. Tecniche di aggiustamento Dopo la prima valutazione, il chiropratico è già in grado di intuire l'origine del diturbo e quindi di agire, con le diverse tecniche previste dalla chiropratica, scegliendo quella che è meglio all'età e alle caratteristiche psicofisiche del paziente e al particolare problema.